E' una interessante figura di suora (professa prima nelle Terziarie Francescane poi fra le Eremitane di Sant'Agostino) la cui esistenza terrena si è intrecciata con gli ultimi avvenimenti storici della Repubblica di Venezia, con la Rivoluzione Francese e il periodo napoleonico e infine con la dominazione austriaca nel Lombardo Veneto.
Mentre era in vita Suor Baseggio fu stimata una santa grazie alle particolari doti che le si riconoscevano: una sincera e profonda spiritualità; una rigorosa e ascetica pratica dei voti professati; una evangelica disponibilità e un sincero amore verso le persone che la frequentavano.
Particolare stupore destò la constatazione di doni singolari legati a fatti non comuni: le numerose estasi nelle quali incontrava il Signore Gesù che le faceva rivivere episodi della sua vita, la Madre di Dio, San Giuseppe, i santi e gli angeli. Suor Felicita aveva una familiarità tutta speciale con Gesù Bambino che la accompagnò per tutta la vita. Alla sua morte furono riscontrate sul suo petto le stimmate, ossia cinque bolle a forma di croce che sanguinavano, dolorosamente, in concomitanza a ricorrenze con la passione del Signore, e che aveva ricevuto nel Duomo a Rovigo all'età di diciotto anni. Questi avvenimenti noi li conosciamo attraverso gli scritti di suor Baseggio, ma anche da testimonianze giurate lasciate da persone che assistettero ad avvenimenti e vissero a contatto con la Serva di Dio. Esemplare è l'episodio precedente la Professione Religiosa: ella chiese a Gesù, nell'estasi, ma su suggerimento della Priora, come si conviene ad ogni sposa, i confetti che dall'alto caddero in numero di otto. Le suore li raccolsero come dono del Paradiso.
L'intercessione di suor Baseggio ottenne dal Signore guarigioni miracolose da malattie e radicali conversioni di vita spirituale.